• Pubblicata il
  • Autore: Alessia
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Una delle mie prime volte (il culetto) - Siena Trasgressiva

Mi chiamo Alessia. Io e la mia amica Bruna siamo nate e cresciute in un paesino di provincia tra noi c’è una grande intesa, siamo più che sorelle visto che bruna è più grande di me di soli dieci giorni insieme abbiamo frequentato l’asilo e tutte le scuole fino al liceo artistico.
Bruna è una gran bella donna,alta, sensuale, dalle forme scultoree,lunghi capelli neri e due occhi neri che fanno perdere la testa agli uomini che la incontrano, il suo aspetto è quello di una vera donna che sa di essere tremendamente bella e questo gli conferisce un aspetto autoritario,“ severo” che la rende ancora di più attraente.
Per quanto riguarda me, beh io sono agli antipodi di Bruna. Ho corti capelli castano chiari e occhi azzurri. non sono molto alta, anzi direi di essere bassa di statura ma le mie forme sono ben proporzionate e il mio fisico è tonico, tutti i mie amici mi fanno i complimenti quando indosso i jeans o una tuta un po’ attillata.
La storia che vi voglio raccontare ha inizio circa due anni fa quando feci una confidenza a Bruna, le raccontai che nonostante io amassi il mio fidanzato di allora (Stefano) avevo un piccolo problema , insomma durante i nostri momenti di intimità sentivo forte il desiderio di avere un rapporto anale ma non avevo il coraggio di chiederglielo perché pensavo che mi avrebbe giudicata male. Bruna mi ascoltò e mi disse che più delle parole in certi casi conta il linguaggio del corpo e che prima o poi Stefano mi avrebbe resa felice.
Passarono mesi e io sentivo sempre di più crescere il desiderio di soddisfare la mia voglia ma Stefano non sembrava cogliere i segnali che gli lanciavo e questo rendeva frustrante il nostro rapporto.
Un giorno, nel pomeriggio di un Sabato piovoso mentre stavo ascoltando della musica, sentii suonare alla porta, quando la aprii vidi Bruna con un pacchetto in mano, la feci accomodare e gli chiesi a cosa dovevo la sua visita. Lei mi rispose che prima di sera doveva partire per lavoro e sarebbe tornata solo dopo una settimana e quindi era passata a farmi gli auguri visto che mancavano solo due giorni al mio compleanno.
Mentre mi dava queste spiegazioni mi porse il pacchetto ma quando stetti per afferrarlo lei lo ritrasse e sorridendo mi disse – e no cara se vuoi il mio regalo devi promettermi di provarlo subito.
Guardai quella confezione che conoscevo bene, si trattava di un tubo di cartone che veniva usato da un noto negozio di biancheria intima dove in passato avevamo lavorato entrambe.
Senza pensarci molto accettai e feci la mia promessa, a questo punto Bruna mi disse- allora spogliati così lo proviamo subito…… Non mi feci pregare e in un attimo mi spogliai mentre con la mente cercavo di indovinare di quale completino si trattasse.
Quando fui completamente nuda la mia amica mi chiese di accomodarmi sul divano, obbedii e aspettai che Bruna mi porgesse il suo regalo, lei mi porse il tubolare di cartone rosso e come lo ebbi in mano notai l’insolito peso dell’oggetto che conteneva , nervosamente aprii un’estremità del tubo, lo capovolsi e lasciai cadere nella mia mano il suo contenuto, quando lo vidi fui percorsa da un intenso brivido, arrossii e rimasi senza parole, ero confusa le orecchie mi ronzavano, caddi nel totale imbarazzo e nello stesso tempo ero tremendamente eccitata , tra le mani tenevo un oggetto per il piacere anale di discrete dimensioni, era diviso in più sezioni, in sostanza erano sfere di diverse dimensioni unite a formare una sorta di cono con alla base un finto fallo, uno di quei attrezzi che si possono usare in entrambi i lati.
In quelle condizioni rimasi impietrita ma a rompere l’imbarazzo fu la mia amica che avvicinandosi allungò la mano perche io le porgessi l’eccitante oggetto, quando lo ebbe in mano mi disse – stai calma non morde, se Stefano non sa renderti felice ci proverò io …….
Mi chiese di avvicinarmi al bordo del divano e di rilassarmi .da parte mia cercai di eseguire ma ero rigida e tesa, poi quando Bruna si accovaccio davanti a me cercai di pensare solo alla parte eccitante di quella situazione, socchiusi gli occhi, lentamente avanzai ulteriormente con le natiche quasi fuori dalla seduta del divano e a gambe semi divaricate mi lasciai scivolare con la schiena all’indietro, ora aspettavo solo l’evolversi della situazione e Bruna lo capì e non ci mise troppo tempo a farmi sentire il contatto del duro oggetto.
Da prima lo appoggiò sulla fessura della mia fighetta, lo fece lentamente scorrere su e giù in una sorta di carezza, io mi bagnavo e dalle pressioni esercitate sentivo,che da li a poco sarei stata penetrata, provando un pizzico di vergogna divaricai ulteriormente le gambe,quidi giunto a metà del suo percorso quell’oggetto si soffermò roteò facendosi largo fra le mie labbra e con una lieve pressione si insinuò tra le mie cosce, ebbi un sussulto e gemetti di piacere, ora lo sentivo scorrere dentro di me Bruna si stava dimostrando capace nel manovrarlo e io cominciai ad accettare quella situazione mi rilassai e godetti di tutte le sensazioni che mi venivano procurate, quando fui fradicia dei miei umori la mia amica cominciò un nuovo gioco che consisteva nel far uscire il finto fallo per poi farlo penetrare sino in fondo in un solo colpo sin dove non ero mai stata esplorata e ogni volta che questo accadeva dalla mia bocca usciva un lamento di dolore misto al piacere, ad un certo punto, quando la mia figa si stava abituando a questo nuovo modo di godere Bruna capovolse l’oggetto che terminava a forma di fallo con una grossa cappella. Io avvertii il cambiamento ed ebbi la sensazione di essere penetrata da una “persona” diversa, questa cosa mi eccitò moltissimo, mi sentivo troia e ne ero immensamente felice . il nuovo cazzo si faceva prepotentemente strada violandomi con la sua parte più larga per poi assestarmi due, tre, a volte quattro colpi prima di riuscire dalle mie carni ad un certo punto con una mano misi a masturbarmi e venni copiosamente, mentre continuavo ad essere penetrata pensavo a quello che sarebbe ancora successo, infondo la promessa di Bruna era stata quella di farmi godere facendomi provare la sodomia…. sentii montare in me il forte desiderio di ricevere quell’oggetto nel mio buchetto, anche se le sue proporzioni un po’ mi preoccupavano, comunque scivolai ulteriormente verso Bruna che continuava il suo lavoro, allargai le gambe in modo spudorato,feci leva sulle punte dei piedi per esporre tutto di me stessa nella speranza che si accorgesse del mio buchetto palpitante di desiderio, quando sentii uscire quell’inanimato “amante” pensai che era giunto il momento tanto atteso .
Ora sentivo l’oggetto ancora roteare ma questa vola sul mio sfintere di tanto in tanto accusavo delle leggere pressioni e il mio buchetto palpitava dal desiderio.
Ancora una volta Bruna mi sorprese cessò improvvisamente il suo lavoro e ruppe il silenzio dicendomi che sarei stata più comoda in un’altra posizione così dicendo afferrò i due cuscini laterali del divano e dopo averli sistemati uno sopra l’altro sul tappeto mi chiese di appoggiarvi il mio pancino, in un istante mi trovai a carponi con la testa per terra e il culetto sollevato, in spasmodica attesa,mi lasciai scivolare leggermente in avanti, posai la guancia sul tappeto e divaricai al massimo le gambe.
Ad un certo punto il mio sguardo si posò casualmente sul mobile bar che rifletteva quell’insolita scena , era strano …. Io completamente nuda che porgevo il mio didietro alla mia amica perfettamente vestita ancora una volta provai vergogna mista all’eccitazione, eccitazione che ebbe un ulteriore picco quando dal riflesso scorsi Bruna estrarre dalla tasca un tubetto di lubrificante, socchiusi gli occhi e ancora una volta aspettai nervosamente l’evolversi della situazione, quando avvertii ancora il contatto della mia pelle con l’oggetto del piacere, Bruna lo appoggiò a peso morto nel punto dove le due natiche si uniscono e piano lo fece scivolare lungo il solco del culo, compì quel tragitto più volte ,esitando ogni volta che la capocchia veniva a contatto con il mio ano, inaspettatamente fece ancora una volta visita alla mia fighetta eccitata e per alcuni minuti fui scopata alla pecorina ma quello che più desideravo ora era essere violata nel'ano. La mia amica lo capì e mi fece aspettare solo il tempo necessario ad aggiungere altro lubrificante ed ecco finalmente al’ improvviso sentii il contatto diretto al centro del mio buco che eccitato si spalanco quasi a voler inghiottire quel meraviglioso fallo. Una piccola pressione ed ecco che sentii entrare dentro di me la prima delle sfere ,Bruna si soffermò al lungo alla prima sfera,la faceva roteare dentro di me e di tanto in tanto la sfilava massaggiandomi il buchino perchè si rilassasse, dopo alcuni minuti di questo estenuante ma piacevole trattamento esercitando una pressione maggiore fece entrare anche la seconda sfera, fu così ripetuto il rituale di prima, io godevo di ciò che mi stava capitando ormai senza più provare vergogna e mi eccitavo al pensiero che da li a poco sarei stata inculata per bene per la prima volta,mentre pregustavo il piacere che avrei provato sentii penetrare anche la terza sfera, non capivo più nulla e desideravo solo di essere sfondata, Bruna da parte sua non voleva farmi male e giocò quella partita con il mio ano solo col le prime tre sfere , era tremendamente bello sentirle scorrere dentro di me , ogni volta che entravano e uscivano potevo avvertire l’adattarsi de mio buco elastico alle dimensioni delle sfere. Ad un certo punto accadde qualcosa, dentro di me, il mio pancino reclamava la sua parte di piacere era come se ogni centimetro del mio retto e del mio intestino volessero godere dello stesso trattamento sino a quel punto riservato a sfintere e dintorni, così ad un certo punto, entrata la terza sfera ebbi una contrazione il mio buco assunse proprietà prensili l’oggetto fu avvolto in una presa involontaria , Bruna allora mollò l’oggetto e aspetto che mi rilassassi, così rimasi per alcuni istanti in quella posizione, il mio buchino ebbe delle contrazioni che fecero dondolare l’attrezzo piantato dentro di me, ne sentii il peso e ne intuii il volume,Bruna di tanto in tanto con le dita dava un colpetto al fallo che rimaneva saldamente piantato, quei colpetti raggiungevano immediatamente le pareti del mio retto , era bellissimo sentire il contatto di quel corpo estraneo che tenevo piantato tra le chiappe…
Quando fui più rilassata sentii ancora una volta la mano di Bruna afferrare il fallo che piano si ritrasse verso l’uscita mentre questo avveniva godevo nel sentire il dilatarsi e ritrarsi dell’ano dovuto alla forma , quando l’oggetto fu totalmente fuori ebbi il timore che fosse finito e per la prima volta da quando avevo ricevuto il regalo dalla mia bocca uscì una parola e con un filo di voce roca, rantolai –ancoraaa……..
Fui accontenta immediatamente , fece presto Bruna a lubrificare ed ecco che lo sentivo ancora puntare deciso il mio buco che si dilatò immediatamente , ecco entrare le sfere senza esitazione ,la prima , la seconda, la terza, poi ecco il fallo roteare dentro formando cerchi sempre più ampi che mi sconquassavano, bello ora godo ancora e mi sento troia dalla mia bocca esce un mugolio che bruna interpreta come una richiesta di essere sfondata ancora di più, mi aspettavo il ritrarsi del fallo per poi rientrare ma inaspettatamente ,a sorpresa una pressione fece entrare la quarta sfera per metà della sua circonferenza rimase alcuni istanti in bilico mantenendo così il mio ano dilatato come non mai finalmente ecco la decisione di Bruna che per un istante finse di ritrarre il fallo ma quella fu solo una piccola rincorsa che servì ad affondare il colpo decisivo godei da matti e supplicai di essere posseduta totalmente venni accontentata , la mia testa non connetteva e l’arnese del piacere scorreva a volte velocemente e a volte lentamente lungo tutta la sua lunghezza, assaporai anche la quinta sfera dopo la quale l’oggetto assume per gli ultimi cm una forma regolare.
Mentre mi godevo quei momenti di estasi Bruna mi avvertì che era trascorso molto temo e lei doveva lasciarmi allora portai la mia mano a masturbarmi per accelerare l’ultimo orgasmo il quale non si fece attendere quando arrivò fu lungo e intenso mi sentii sfinita ma appagata e quando tornai cosciente aprii gli occhi e mi accorsi che la mia amica era già sull’uscio con la porta socchiusa , mi mandò un bacio e mi rinnovò gli auguri, quando uscì la sentii salutare qualcuno che stava scendendo le scale, se quella persona fosse passata pochi secondi prima mi avrebbe vista in quella posizione ancora con il fallo piantato dentro di me.
Mi sentivo strana cambiai la mia posizione, con una mano afferrai il regalo e lo sfilai lentamente anche sentirlo uscire era piacevole, mi misi a sedere e lo ammirai solo allora mi resi conto delle sue dimensioni e non potevo pensare che per gran parte di quel pomeriggio quell’arnese mi aveva esplorata nelle mie intimità riempiendomi del suo volume.
Quanto ho sin qui raccontato è solo l’ inizio della mia storia, a breve vi racconterò il seguito che è ricco di sorprese e situazioni eccitanti ma non voglio anticipare nulla, vi dico solo che ora sono una donna felice.
A presto Alessia

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15/01/2013 21:24

Fuxy

Bella storia, scorrevole e coinvolgente, ci si poteva immedesimare. Brava continua così

11/01/2013 03:22

Luigi

voglio sfondarvi tutte e due amo le cose a 3 se vi fa piacere rispondimi ciao gioie!! :)

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