LA MIA EX VANESSA – seconda puntata – Comiso (RG) - Siena Trasgressiva

LA MIA EX VANESSA – seconda puntata – Comiso (RG) - Siena Trasgressiva

Con sua sorpresa, ho abbassato la mia mano tra le sue gambe nude, l'ho sollevata dal pavimento e l'ho portata sul letto mettendole il cazzo in bocca e la mia faccia tra le sue cosce, tipo 69. Mi sono sporto con la lingua sul suo clitoride gonfio e rossiccio, e l'ho succhiato facendola godere, mentre lei lavorava il pisello molto vicino ad esplodere. Ho immerso la mia lingua in profondità in lei, condividendo il fantastico sapore salato del suo orgasmo.
Mi sono girato, le ho avvolto le braccia sotto le gambe e l'ho tirata per i fianchi in modo che la sua fessa si aprisse come un'ostrica, strofinando la testa del cazzo sul clitoride ormai viola, poi l'ho spinto dentro in un colpo solo.
Stavolta sono andato veloce, stavo al limite di resistenza e mi sono letteralmente tuffato, con i coglioni che le schiaffeggiavano il culo. Ho detto che volevo spruzzare il mio sperma su di lei, l'ho tirato fuori e ho schizzato una fontana di Trevi sulla pancia e le zizze. Invece di schivarlo o di pulirsi con la carta igienica, se l'è spalmato immediatamente sulle tettone e sui capezzoli, e poi s'è leccata le dita con gioia.
Sudata come una scrofa, Vanessa è andata in cucina a prendere da bere e io ho aperto la finestra per far passare un po' d'aria fresca. Ci siamo riposati sul letto sorseggiando del limoncello freddo (avevo dimenticato che l'alcool la faceva uscire di capa) e parlando dei vecchi tempi.
Minchia! Dopo nemmeno un quarto d'ora, ha iniziato a stuzzicarmi il cazzo e le palle con la lingua, facendomi di nuovo rizzare (non del tutto) e cercando di salire in cima e scivolare giù a smorza-candela, ma l'ho spinta delicatamente a fianco. 
- Vane'... sei sempre la solita vacca... e dammi tregua!
Niente da fare. Ha spinto la parte superiore della gamba in avanti e mi ha costretto a mettermi dietro di lei, le è sempre piaciuta questa posizione perché così posso battere forte e profondamente. Sono entrato in fedda e subito ha iniziato ad apprezzare il ritmo con un elegante:
- Vaffanculo... fottimi più forte!
Ho insistito a pompare anche se la minchia non era completamente dura. Lei continuava a far dondolare i fianchi il più possibile. Il rumore di me che la martellavo nella fica era fantastico: un leggero sibilo e lo schiaffo dei nostri corpi insieme. 

CONTINUA

Vota la storia:




Iscriviti alla Newsletter del Sexy Shop e ricevi subito il 15% di sconto sul tuo primo acquisto


Iscrivendoti alla newsletter acconsenti al trattamento dei dati personali come previsto dall'informativa sulla privacy. Per ulteriori informazioni, cliccando qui!

Non ci sono commenti

Per commentare registrati o effettua il login

Accedi
Registrati