• Pubblicata il 09/05/2013
• Autore: WBM

Il tuttofare 2 - Siena Trasgressiva

Mi stavo facendo una scopata in grande stile. Una scopata sopraffine, ma diamine la perversione umana fin dove di spinge.
Un marito offrire la propria moglie ad un quasi sconosciuto, non saprei dire.
Forse proprio per il fatto che non ci fossero coinvolgimenti emotivi, forse era proprio la figura dello sconosciuto che sovraeccitava gli ormoni del marito. Quel marito che io sentiva le grida di godimento provocati dai miei affondi. Certo che mugolava di piacere, sembrava una fontana.
Me la giravo e rigiravo, sfondavo e sfilavo, quella vaggina sembrava una ventosa, una fiore carnivoro, il tubo dell'aspirapolvere. Lei un'indemoniata, la più grande delle prostitute, la ragazza fine e gentile si era fatta impossessare dall più lussuriose delle donne. Ora in piedi con le aggrappata a mo di marsupiale scendeva e risaliva come una forsennata. Mi stava urlando in faccia di essere sfondata, spaccata in due. Scivolata giù ora cerca di prenderlo in bocca, risucchiando la cappella, assaporare quella cremina attorno all'asta. Presa la coppetta del gelato oramai sciolto ci imbevevo il mio uccello per servire la troia. Poi la rigirai e piegai a terra posizionandola alla pecorina, versai altro gelato sciolto sulle natiche andandolo poi ad assaporarlo tra il forellino anale e la vaggina poi mi riposizionai e coi fianchi ben tenuti le fiondai l'uccelellone nella fica. L'urlo fu intenso, lo tenni dentro un po cercando di entrare il più possibile poi lo cacciai fuori e lo appuntai all'ano.
"Nooooooo, lì noooo, aaaaaaaaaaaaaah!"
Non mi curai del inconfondibili urla di dolore. Glielo spinsi tutto dentro...
Continua...

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