• Pubblicata il
  • Autore: Gialla
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Doccia - Siena Trasgressiva

Lo sai che non si apre la porta del bagno, Johnny…
Sei entrato senza bussare, mentre uscivo dalla doccia. I capelli legati, qualche goccia scendeva sulla schiena fino a sparire giù.
Mi hai tolto l’asciugamano dalle mani, lo hai buttato a terra guardandomi negli occhi.
Con la mano hai spostato una ciocca di capelli e ti sei chinato a baciarmi.
Aspetta, ti aiuto io, mi hai detto.
Con il dito hai seguito il percorso delle gocce che scendevano a bagnarmi il seno, fermandosi sui capezzoli alti e rosa, per seguirle poi giù, in mezzo alle cosce.
Sentivo il dito cercare tra le mie gambe, mentre con una mano mi massaggiavi una tetta.
Mi hai fatto sedere sul lavandino, sollevandomi come se fossi una bambola.
Apri le cosce, voglio vederti la fica.
Ero lì, aperta davanti a te, mentre con la lingua asciugavi ogni goccia impigliata tra i peli morbidi.
Senti che lago hai fatto, sei tutta zuppa..
Leccavi il mio succo, guardandomi.
Scendi, guarda che cazzo mi fai venire, Gaia…
Ti sei sbottonato i jeans, tirandoti fuori il cazzo duro e gonfio.
Mi hai fatto mettere in ginocchio, e io ho aperto la bocca, pronta per prendermelo tutto. Lo leccavo dal basso verso l’alto, fino a toccare la cappella e giocare con la lingua intorno al buchino, e poi riscendevo giù.
Ti ho abbassato i pantaloni, per arrivare bene fino alle palle e prenderne una in bocca, mentre con la mano ti facevo una pippa.
Voglio che mi scopi, Fede…
Mi hai preso per mano e mi hai portato in camera, mi hai buttato sul letto a pancia in giù, e ti sei fermato in piedi, a guardarmi.
Apriti il culo, Gaia..
Me lo hai detto tenendoti il cazzo in mano, e io ho ubbidito.
Tienitelo aperto.. Lo vuoi, questo cazzo? Dimmi dove lo vuoi..
Non mi hai dato il tempo di rispondere.
Me lo hai puntato nella fica, iniziando a scoparmi a colpi decisi.
Godevo come una troia, mentre mi tenevi per i fianchi dandomi il cazzo.
Mettimelo nel culo, Fede, voglio che mi fai il culo..
Hai tirato fuori il cazzo zuppo e duro, e piano piano mi hai infilato la cappella..
Sta entrando, amore.. ora te lo metto tutto bene bene.. Stringi il culo e aprilo, mi hai detto, iniziando a spingere sempre più forte.
Avevo il culo rotto, mentre tu continuavi a pompare e a pompare.
Ora voglio che mi fai venire con un pompino, Gaia.
Voglio che me lo fai con il culo ancora aperto.
Di colpo mi hai tolto il cazzo.
Io te lo ho preso con una mano, mentre con l’altra ti accarezzavo le palle ormai piene.
Avevi la cappella gonfia, pronta per sborrare. Ti ho aperto le gambe, e ho iniziato a leccarti il buco del culo, mentre continuavo a farti una sega.
Con la lingua sono salita fino alle palle, poi più su e poi te l’ho preso in bocca mentre schizzavi. La sborra mi riempiva la bocca e colava giù. L’ho bevuta fino all’ultima goccia e ho pulito il cazzo per bene..
Se me lo pulisci bene ricomincio…

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